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Caccia selettiva

Cormorani, abbattimenti sul territorio regionale

Per tutelare la fauna ittica. Botta e risposta in consiglio regionale. Il no di Legambiente.

cormorano, caccia

Un provvedimento di caccia selettiva adottato “per tutelare alcune specie di pesci di interesse comunitario e che ha ricevuto il parere positivo dell’Ispra”. Così oggi in consiglio regionale l’assessore all’Ambiente, Alessandro Piana, replicando a un’interrogazione del Movimento cinque stelle sulla misura regionale che rende possibile la caccia selettiva al cormorano in determinate aree della Liguria. Si parla di una sessantina di esemplari in tutto. Nell’interrogazione, il pentastellato spezzino Ugolini (testo sottoscritto anche dal collega Tosi) ha chiesto dettagli sulla decisione e ha ricordato il parere negativo espresso il mese scorso da Legambiente, convinta che la riduzione dei pesci nei corsi d’acqua non sia dovuta ai predatori piumati ma all’attività antropica. La caccia selettiva, come emerso in consiglio, toccherà tredici bacini sul tutto il territorio regionale.

“Parlare di specie nociva per il patrimonio ittico – così Ugolini in una nota a margine del consiglio – denota l’impreparazione di chi è stato chiamato a rispondere. Il cormorano non è un uccello stanziale: è infatti una specie che non resta sempre nello stesso posto, ma si sposta migrando per decine di migliaia di chilometri e fermandosi dove trova riserve di cibo sufficienti. Non ha senso parlare di troppi cormorani perché l’ecosistema si autoregola: se ci sono i pesci ci sono i cormorani, se i pesci scarseggiano i cormorani si spostano. Pertanto, uccidere un cormorano non significa liberare” il tratto di torrente o di lago dall’azione di questi animali poiché, poco dopo la morte dell’esemplare, potrebbe arrivarne un altro, attratto dalla presenza del cibo”.

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