Il 20 novembre 1987 è stata istituita dall’Onu la Giornata mondiale dell’infanzia e dell’adolescenza.
Esattamente due anni dopo, il 20 novembre 1989, l’Assemblea Generale dell’Onu approvava la Convenzione per i Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, che è stata ratificata dall’Italia il 27 maggio del 1991.
La Convenzione si compone di 54 articoli ed è uno strumento giuridico per la difesa dei diritti dei bambini e adolescenti.
E ‘ una giornata importante perché è un richiamo alla “cura” dei soggetti più fragili e indifesi, tanto più in questi tempi dolorosi per la pandemia in cui inevitabilmente vengono tacitate le espressioni del vivere quotidiano soprattutto di giovani e adolescenti.
Ma se le costrizioni legate al fenomeno pandemico hanno una loro ragione di essere, noi vogliamo non ignorare la costrizione violenta esercitata sui giovani e sui bambini soprattutto da un sistema di vita che non lascia loro lo spazio di “essere”.
Non vogliamo e non dobbiamo dimenticare le immagini dei bambini calati in stretti pozzi nella terra in Africa a estrarre il coltan (columbite-tantalite) per i nostri cellulari, i bambini sfruttati nei lavori più faticosi, i bambini nati e subito non più bambini, bambini di “proprietà “ di adulti sfruttatori e violentatori.
Il non dimenticare deve tradursi nel nostro agire e pensare quotidiano perseguendo, anche nel nostro piccolo, scelte di vita e di impegno che siano davvero concrete nel rispetto dei giovani, degli adolescenti e dei bambini, soprattutto.
E questo perché la giornata dei Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza non sia solo un manifesto di facciata.