"In agricoltura resistono le imprese a conduzione femminile" - LevanteNews
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Economia territoriale

“In agricoltura resistono le imprese a conduzione femminile”

Coldiretti: "Dalla capacità di lettura del mercato alla solidarietà dell'iniziativa #solodalcuore, le imprenditrici locali non trascurano nessun aspetto della società".

Nadia Maggioncalda

“Anno difficile il 2020 per l’intera economia regionale, ma, nonostante ciò, le imprese agricole ed ittiche a conduzione femminile resistono, e permangono oltre 3 mila unità, segnando un calo di appena il 2% rispetto all’anno precedente: che siano “donne col trattore”, “donne del latte” o ancora “capitane di bordo”, in Liguria abbiamo la presenza di titolari femminili a capo di vere imprese di successo con una forte propensione alla multifunzionalità, alla sostenibilità ambientale e alla custodia della tradizione locale”: lo afferma Coldiretti Liguria, su dati Unioncamere (III trimestre 2020), in occasione della Festa della donna, per sottolineare come la resilienza delle agricoltrici si sia contraddistinta anche in emergenza sanitaria con un adattamento della strategia aziendale alla situazione, oltre ad azioni di solidarietà e vicinanza alle persone più in difficoltà.

“In generale il settore primario locale, continua a rientrare tra i primi posti della classifica di scelta per imprenditrici donne, un dato che mostra la dinamicità e possibilità di sviluppo del settore, dove il protagonismo femminile ha rivoluzionato l’attività, come dimostra l’impulso dato dalla loro presenza nelle attività di educazione alimentare ed ambientale con le scuole, le fattorie didattiche, i percorsi rurali di pet-therapy, ma anche nell’agricoltura a basso impatto ambientale, nel recupero delle piante e degli animali in estinzione fino nella presenza nei mercati di vendita diretta di Campagna Amica, oltre che nell’agriturismo. Meno attrattivo risulta invece essere il settore ittico per imprenditrici donne, con appena, in Liguria, 29 ditte a conduzione femminile: ciò nonostante anche in questo settore le donne mostrano doti esclusive che permettono di portare avanti imprese di successo”.

“Nell’attività imprenditoriale agricola ed ittica – afferma la Responsabile Donne Impresa Regionale Cristina Adelmi – le donne continuano a dimostrare grandi capacità di coniugare la sfida con il mercato e il rispetto dell’ambiente, la tutela della qualità della vita, l’attenzione al sociale, assieme alla valorizzazione dei prodotti tipici locali e della biodiversità. In questo difficile anno non ci siamo, poi, tirate indietro nel far sentire la nostra vicinanza alla cittadinanza e soprattutto ai bambini che non potevano raggiungere, ad esempio le nostre fattorie: in ogni modo abbiamo cercato di portare l’agricoltura e pesca nelle case, attraverso i nostri prodotti oltre a video, giochi e testimonianze. Ma la forza delle donne è anche nella capacità di mobilitazione per iniziative di solidarietà come il progetto “Prima le mamme e i bambini” con il quale le imprenditrici agricole della Coldiretti stanno raccogliendo per la costruzione in Africa di un reparto di maternità e di una scuola per neo ostetriche a Rumbek, in Sud Sudan. Una rete femminile collegata a un simbolo: un cuscino a forma di cuore realizzato dalle agrisarte di Sant’Erasmo. Ed è proprio in occasione della festa della donna che abbiamo deciso di fare nostra testimonial dell’iniziativa una delle pochissime “capitane” liguri, la Mitilicoltrice Nadia Maggioncalda, a rappresentanza di tutte le donne che sono in grado di affrontare la “tempesta”, sia essa di mare, di terra o, come in questo burrascoso anno a causa del covid, economica”.

“Uno degli elementi di novità dell’ultimo periodo – affermano il Presidente di Coldiretti Liguria Gianluca Boeri e il Delegato Confederale Bruno Rivarossa – è che le nostre imprenditrici arrivano sempre più spesso da percorsi formativi diversi dall’agricoltura: da scienze politiche a sociologia, da giurisprudenza a economia, da scienze della comunicazione a ragioneria, dal marketing alla consulenza aziendale. Questo dimostra la grande adattabilità e voglia di sperimentare di queste donne che non temono di mettersi in gioco per portare avanti un lavoro in cui credono. Le imprenditrici agricole ed ittiche Liguri, grazie al loro lavoro e al loro impegno rappresentano un tassello importante della nostra Organizzazione e dell’economia regionale, ma, soprattutto, in questo difficile momento, è fondamentale supportarle per evitare chiusure che rappresenterebbero una perdita sostanziale per l’intera società.”

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