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Coronavirus

Covid, Bassetti: “Fondamentale sapere se circolano le varianti”

Sui vaccini il direttore della Clinica di Malattie Infettive del San Martino: "Credo che quello di Astra Zeneca andrebbe esteso anche alla fascia tra i 55 e i 65 anni e forse anche più".

matteo bassetti

“Sapere se circolano nel nostro paese, ceppi di SarsCoV-2 mutati è di fondamentale importanza. Avere un cluster di infezioni da SarsCoV-2 sostenuto dalla variante inglese o da un virus non mutato è molto differente. Le varianti sudafricana e brasiliana sono più contagiose (anche perché presenti in elevata quantità nella saliva), possono reinfettare soggetti già infettati precedentemente e potrebbero sfuggire al vaccino”: così Matteo Bassetti, direttore della clinica di Malattie Infettive del San Martino di Genova con un post su Facebook.

“In Italia cosa sappiamo delle varianti? Siamo in grado di determinare le sequenze geniche dei virus isolati in tutti i laboratori? Purtroppo siamo il paese in Europa che fa meno sequenziamenti: 1 su 1000 positivi. Occorre investire in questo tipo di attività per metterci al passo del resto d’Europa. Più sequenziamenti in tutti i laboratori del nostro paese – aggiunge – Per quanto riguarda i vaccini credo che quello di Astra Zeneca andrebbe esteso anche alla fascia tra i 55 e i 65 anni e forse anche più”.

“Su quello russo che fino ad una settimana fa era visto da molti come inadeguato e di scarso valore, oggi si corre ai ripari incensandolo come eccellente. Io non ho mai avuto dubbi sulla qualità della ricerca e della tecnologia russa: risultati infatti sono molto buoni. Anzi ottimi. Mi auguro che nella gestione della pandemia con il nuovo governo ci saranno meno decisioni ideologiche e più metodo scientifico e buon senso”, conclude.

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