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Terapie intensive

Gratarola: “Parte dei malati è al San Martino di Genova”

Il direttore del reparto di rianimazione del nosocomio: "Da altre parti malati Covid gravi non ci sono"

san martino ospedale

“Numeri incoraggianti”. I 73 nuovi infetti di oggi portano ottimismo nelle parole di Giovanni Toti che, nella sua quotidiana disamina sulla situazione Covid in Liguria, non manca di far notare il calo della progressione del virus nell’ASL 5. “A conferma della diminuita pressione di queste ore c’è anche il calo delle sorveglianze attive sia alla Spezia che a Genova. Segno che la circolazione del virus è stata ricondotta sotto controllo”. Cala la pressione sugli ospedali, dice il governatore, e gli occhi sono puntati sempre sulla Spezia.

“San Martino e Sarzana sono le terapie intensive più interessate al momento – spiega il professor Angelo Gratarola, direttore reparto rianimazione del nosocomio genovese – Da altre parti malati Covi gravi non ci sono. Devo dire che anche al San Martino parte dei malati in terapia intensiva derivano dal cluster spezzino. Nel momento in cui avremo attutito l’effetto di quel cluster, ci aspettiamo una riduzione dei ricoveri intensivi anche al San Martino”.

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