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Seconda fase

Pallanuoto femminile, il Bogliasco battono alla Vassallo l’Ancona

Mario Sinatra: " In ogni caso la strada è sempre e comunque una sola, lavorare"

bogliasco femminile, campionato

Le ragazze del Bogliasco inaugurano la seconda fase del campionato con una vittoria interna. Ma quanta fatica nel superare alla Vassallo una Vela Ancona mai doma e in grado di lottare punto a punto fino all’ultimo secondo di gioco malgrado una partenza shock.

Una gara che sembrava già archiviata dopo appena 10 minuti si è infatti rivelata equilibrata ed aperta fino alla fine. La partenza delle bogliaschine era bruciante. Le tre Giulie biancazzurre, Millo, Cuzzupè e Santinelli mettevano a referto quattro reti in sei minuti, imitate prima della prima sirena da Maddalena Paganello. Lo squillo di Giorgia Amedeo e il secondo gol di giornata di Cuzzupè ad inizio secondo tempo, sancivano un 7-1 che pareva una pietra tombale sulle ambizioni anconetane. E invece, come spesso accade, l’eccesso di sicurezza delle liguri unito alla caparbietà delle adriatiche ha giocato un brutto scherzo alle padrone di casa, divenute all’improvviso imprecise in attacco e poco ermetiche in difesa. Passo dopo passo le ospiti, trascinate da una Elisaveta Ivanova straripante, hanno così risalito la corrente fino ad arrivare a riequilibrare il punteggio a metà del quarto conclusivo, con le liguri che nel frattempo trovavano la via del gol solo due volte, con Millo e Rosa Rogondino. A ridestare Bogliasco da torpore in cui era caduto ci pensava la palombella di Viola Franci, pescata da un lancio millimetrico di Millo, e fredda sotto porta a battere Uccella. Poco dopo era la stessa Millo a mettersi in proprio, firmando un più due dimezzato a 20 secondi dalla sirena dalla solita Ivanova che tuttavia non modificava l’esito di un incontro che ormai aveva esaurito tutte le innumerevoli sue emozioni.

“Se c’è un aggettivo con cui posso descrivere questa partita è educativa – commenta a fine gara Mario Sinatra – aldilà del risultato finale mi auguro che le mie ragazze oggi abbiano capito cosa hanno fatto di buon e cosa no. Si vede che in alcuni aspetti c’è chi sta lavorando bene e chi invece è ancora parecchio indietro. In ogni caso la strada è sempre e comunque una sola: lavorare!”.

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