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Domenica alle 15

Pallanuoto femminile, il Rapallo torna in vasca: è derby con le genovesi della Locatelli

Luca Antonucci: "Siamo passati dal lottare per lo scudetto alla serie cadetta, dove l’obiettivo principale è far crescere le giovani. Una sfida diversa, ma non certo meno stimolante"

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Il tabellone luminoso che si accende, l’adrenalina che sale prima di scendere in vasca, le emozioni e l’agonismo durante la partita. Si torna in vasca. Il Rapallo Pallanuoto lo farà domenica prossima, 24 gennaio, nel primo match del campionato di serie A2 (girone Nord Ovest). Avversarie saranno le genovesi della Locatelli, fischio d’inizio alle 15 in una piscina del Poggiolino che non vedrà i tifosi sugli spalti per via delle normative anti-Covid.

Una stagione particolare, non solo per via della pandemia ancora in corso, ma anche per le novità che riguardano per le gialloblu, da quest’anno nella serie cadetta in virtù della scelta societaria – percorsa anche da altri club – di optare per l’autoretrocessione e ripartire con un nuovo progetto, fondato sulle giovani e giovanissime.

“Ricominciamo da una serie e da una squadra nuove: io stesso non ho mai allenato in A2 – commenta il coach Luca Antonucci, confermato sulla panchina del Rapallo – Diciamo che è tutto un po’ strano, considerato anche il periodo che stiamo attraversando. Siamo passati dal lottare per lo scudetto alla serie cadetta, dove l’obiettivo principale è far crescere le giovani. Una sfida diversa, ma non certo meno stimolante”.

Dall’esperienza pregressa sono rimaste in rosa le veterane Svetlana Kuzina e Ursula Gitto e la giovane – nel giro delle nazionali giovanili – Francesca Cò. Dopo l’esperienza ad Ancona, è rientrata in gialloblu anche Giulia Fiore: a lei, cresciuta pallanuotisticamente a Rapallo, il tecnico Antonucci ha affidato il ruolo di capitano. In rosa anche Martina Antonucci, che vanta a sua volta trascorsi in prima squadra, Benedetta Cabona, che ha esordito in A1 nella passata stagione, e Sara Gasparini (per lei, un’esperienza in campo con la prima squadra nel 2019). Le altre giocatrici sono tutte giovani e giovanissime provenienti dal vivaio.

“In A1 sarebbe stato più difficile per loro trovare spazi, in A2 avranno invece modo di crescere, fare esperienza, mettersi alla prova – commenta ancora il coach gialloblu – In rosa ho inserito 17 giocatrici, le più piccole verranno convocate a turno tra le 13. Purtroppo, non avendo potuto disputare amichevoli, è difficile valutare a quale punto della preparazione siamo in questo momento: da questo punto di vista, le indicazioni arriveranno dalle prime partite di campionato. Da inizio stagione ho però notato in loro dei miglioramenti: l’entusiasmo non manca e sono il primo ad essere curioso di scoprire dove potremo arrivare con questa nuova avventura”.

 

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